lunedì 8 agosto 2016

L'idolo degli Incubi

ref. n°4- scaffale n°1- settore A


 In una cassa arrivata dal museo di Hook, nella città di Capo Verde, era custodito un piccolo idolo tribale di una tribù della Papua Nuova Guinea (Kafir). L'idolo si presenta come una figura stilizzata antropomorfa, seduta e pensierosa, con le mani conserte sul viso. Alto non più di 30 centimetri e scolpito in ebano.
L'idolo Kafir, anche conosciuto come "L'idolo degli Incubi", è stato per molti decenni temuto e allo stesso tempo studiato dai maggiori scienziati africani. Aveva infatti la capacità di provocare gli incubi in coloro che lo avessero toccato a mani nude. Dopo una prima e scettica risposta da parte degli studiosi, tali dicerie si sono invece rivelate fondate e le analisi hanno anche dimostrato il motivo.
L'idolo è stato trattato con sostanze naturali in grado di alterare il sistema metabolico e queste, entrando in contatto con la pelle, riuscivano a penetrare nel corpo umano come molti tipi di veleni scatenando così un'alterazione del sonno ed i conseguenti incubi.


AGGIORNAMENTO 1: Un visitatore del museo ha toccato l'idolo in data 4/8/2016, e da allora riferisce di avere ogni notte un incubo. In ogni incubo è presente un uomo completamente scuro, come fosse un'ombra...ma con grandi occhi luminosi e blu. Ulteriori analisi hanno dimostrato l'impossibilità che le sostanze tossiche siano ancora presenti nel legno. 
Al momento il fatto è da ritenersi frutto di suggestione. 
Seguiranno ulteriori esami.