Christian Alpini, nel suo museo. |
Non aveva ancora compiuto 13 anni, quando affascinato da tutto quello che non riusciva a spiegare, Christian Alpini si rese conto che tutt'intorno al sottile velo di realtà che ricopriva il mondo, esisteva un'altra realtà fatta di misteri, di leggende e di racconti effimeri, sempre in bilico tra mito e concreto. Iniziò allora, da un piccolo paese a nord della Toscana, la sua ricerca in quel campo misterioso e affascinante. Da allora sono passati molti anni, e quella che era iniziata come una passione, man mano ha preso sempre di più il sopravvento e dopo aver scritto centinaia di articoli, libri e sceneggiature, è riuscito a mettere insieme una delle più grandi collezioni di oggetti "particolari" ed unici in Europa.
Un articolo del 2014 |
Imbattutosi durante le sue ricerche, nella misteriosa quanto evanescente storia del prof Icaro De Benedettis, decide di ispirarsi alle sue "gesta" per organizzare la sua collezione e trasformarla in un museo vero e proprio.
Nato in un piccolo borgo di Firenze, nel lontano 1899; cresce all'ombra
di un padre padrone autoritario ed esigente, il cui unico scopo è quello
di fare di suo figlio un autorevole medico. Icaro si ritrova quindi a
studiare 10 ore al giorno e ben presto diventa un luminare della
medicina e della scienza. Si accorge però che ci sono tutta una serie di
fenomeni, reazioni e fatti che vanno ben al di là delle materie e degli
studi che ha fatto. Per alcune sue teorie viene quindi denigrato da
alcuni colleghi e additato da altri mentre ovviamente il padre si dissocia dalle sue teorie. All'età di 30 anni Icaro abbandona
tutto e tutti scomparendo da un giorno all'altro.
E di lui non si seppe
più niente.
Il più giovane e brillante luminare di medicina e scienza di
inizio secolo, scomparso nel nulla.
Solo nel 2006, quando in una vecchia imbarcazione recuperata alla deriva
delle Isole Mangrovian, viene rinvenuto il suo diario di bordo, si ha qualhe nuova notizia del Professor De Benedettis.
Aveva fatto di quella imbarcazione la sua casa, e con quella aveva
girato il mondo per quasi un secolo, visitando e scoprendo posti e cose
inimmaginabili e difficilmente descrivibili....ma sopratutto catalogò e
portò con sè resti di creature, esemplari unici, oggetti mitici, artefatti, documenti e foto totalmente
bizzari e sconosciuti alla scienza attuale. Nascose l'intera collezione
in un sobborgo di Londra ed al momento una equipe di studiosi stà
studiando e catalogando ogni singolo pezzo.
Il Professor Icaro De Benedetti lascia un'eredità scomoda per il panorama scientifico, ma anche immensamente interessante e meritevole di essere vista almeno una volta.
Il diario si ferma al 2000. Si presume che il professore sia morto all'età di 101 anni, ma sulla sua imbarcazione-abitazione non è mai stato rinvenuto il suo cadavere.
L'imbarcazione utilizzata come casa da DeBenedettis |