Da un piccolo borgo dell'appennino Tosco-Emiliano, abbiamo recuperato la "salma" di una piccolissima creatura che il bisnonno del precedente proprietario definì uno Gnomo. Custodito in una cassetta di legno è poco più alto di 20 cm e, secondo il racconto, fu rinvenuto sepolto sotto una catasta di legna vicino ad una fattoria, ed il contadino lo custodì gelosamente fino alla sua morte.
Non sono ancora stati fatti accertaemnti chimici sul corpo per paura di rovinarlo, quindi ad oggi non è dato sapere se si tratti di un falso oppure se si tratta realmente di un membro del piccolo popolo. Anche se la probabilità che si tratti di un manufatto creato ad arte dal vecchio contadino per "incantare" i nipoti e gli amici... è alta.
Nel Folklore Europeo, gli gnomi sono creature
simili a uomini minuscoli. Sono tradizionalmente rappresentati come
baffuti e barbuti, e a volte dotati di caratteristici cappelli a cono,
spesso di colore rosso. Abitano nei boschi, e sono (come fate, nani ed elfi) strettamente legati alla natura in cui abitano.
Gli gnomi appaiono frequentemente nella tradizione folcloristica germanica; sono generalmente rappresentati come vecchietti minuscoli e burberi, che vivono sottoterra e custodiscono tesori.
Uno dei testi moderni più celebri sugli gnomi è "Leven en werken van de Kabouter" pubblicato nel 1976 dall'illustratore naturalistico olandese Rien Poortvliet,
che ne descrisse minuziosamente usi e
costumi, corredando la sua opera di illustrazioni che sono entrate nell'immaginario collettivo come rappresentazioni tipiche del "piccolo popolo". Secondo Poortvliet,
gli gnomi costruiscono case sotto le radici degli alberi, si dedicano a
curare gli animali della foresta.