ref. n°12- scaffale n°5- settore E
Ecco un altro oggetto molto particolare della collezione del professor De Benedettis: il portagioie della piccola Catherine, una bambina francese sfortunata, il cui spirito sembra vivere ancora ed essere legato al suo portagioie; unico oggetto ritrovato della sua stanza andata distrutta. Ecco la sua storia, come riportata nel diario del professore.
Parigi,
anno 1882. In una maestosa villa nella prima periferia nasce
Catherine, nata dalla relazione tra un noto banchiere francese ed una
nobildonna dell’epoca. Non ci sarebbe niente di male, tranne per il
fatto che la piccola Catherine ha una malformazione alla parte destra
del volto. Passa così i primi anni della sua vita senza mai uscire
di casa e nascosta in una stanza della grande villa, convinta dai
genitori che tutti i bambini devono stare chiusi in casa. In realtà
per il banchiere e la sua consorte quella bambina deforme era una
sorta di “marchio” di sventura e doveva rimanere nascosta alle
altre persone. Nella piccola cameretta Catherine passava le sue
giornate in compagnia della sua bambola Mimì, dei suoi pastelli e
del suo portagioie musicale. Nient’altro. Non poteva nemmeno uscire
dalla sua stanza poiché l’unica porta di accesso era controllata
dai genitori ed era nascosta da una finta libreria. Passarono gli
anni Catherine era diventata una bambina di 9 anni, quando la madre
fu trovata uccisa in un borgo vicino e del padre si persero le
tracce. Solo dopo alcuni anni…come riportato dal giornale “le
petitè”, si venne a sapere che si era suicidato a seguito di forti
debiti. Fu così che della piccola Catherine nessuno seppe più
niente.
Molti anni dopo, nei primi del 1900, la vecchia abitazione fu
abbattuta, e gli operai trovarono una stanza non segnata sulle
planimetrie. All’interno c’era solo un vecchio letto malconcio,
quello che restava di una bambola ed un portagioie pieno di disegni.
Della bambina nessuna traccia. L’operaio prese il portagioie, lo
portò ad un rigattiere scambiandolo con un orologio. Da quel giorno
è rimasto su uno scaffale del rigattiere e saltuariamente quando
qualche bambino apriva uno dei cassettini…partiva una musica e
qualcosa succedeva: le luci si spengevano, un oggetto cadeva o
qualche porta sbatteva. Non sempre però si riusciva a sentire la
musica…solo quando lo spirito di Catherine era "contento" di chi
apriva il cassetto, e voleva in qualche modo interagire con lui.
Da
quando ho comprato questo portagioie ho mantenuto i suoi disegni e
quello che resta della sua bambola, ma non ho mai sentito quella
musica. Forse non vado troppo a genio alla piccola Catherine....